Cucina tipica romana – un viaggio nella tradizione

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Specialità romane

Sei curioso di sapere quali sono le origini della cucina tipica romana?

La cucina romana vanta storia e radici che affondano nella notte dei tempi. I piatti della tradizione culinaria di Roma sono concepiti su materie prime semplici e di derivazione contadina provenienti dalle realtà locali.

In questo articolo ci lanceremo insieme in un lungo viaggio per scoprire la vera storia della cucina tipica romana, delle materie prime che la caratterizzano e delle ricette più famose.

Hai già l’acquolina in bocca? Iniziamo subito.

Un viaggio nella tradizione culinaria romana alla scoperta di tutti i segreti che si celano dietro le ricette più famose

Cucina romana tradizionale: le origini

La cucina romana tradizionale ha una storia molto antica, che risale ai tempi dei conquistatori romani dell’Impero.

Nella Roma Imperiale si facevano tre pasti principali:

La colazione, molto sostanziosa, si faceva tra le otto e le nove del mattino (“ientaculum”) ed era costituita da un banchetto a base di focacce, pane condito con sale e vino, miele e latte, formaggio, frutta fresca;

L’odierno nostro pranzo (“prandium”), si faceva verso mezzogiorno e poteva variare tra una ciotola di legumi, spiedini di carne, formaggi, fichi o pesce alla griglia. Spesso il pasto veniva accompagnato da un bicchiere di vino caldo o dal “piperatum”, una bevanda realizzata mescolando pepe, vino e aromi;

La cena era, senza dubbio, il pasto più importante della giornata. Iniziava intorno alle 4 del pomeriggio e poteva protrarsi per ore intere. Le modalità in cui si svolgeva la cena erano piuttosto curiose: ci si riuniva in una stanza detta “triclinium”, sdraiati, con il gomito sinistro poggiato sul cuscino, il piatto tenuto con la mano sinistra e con la destra si consumava il cibo.

Nell’Antica Roma erano molto apprezzati gli insaccati, la carne di volatili e la selvaggina più grande come daini,cinghiali e cervi. Era diffuso anche il consumo di pietanze per noi considerate insolite, come piedi di cammello o il fenicottero.

Il vino non mancava mai e veniva spesso mescolato con il miele. Molto in voga anche la “puls”, polenta di farro arricchita con formaggi, carne o pesce e il “garum”, una salsa ottenuta da interiora di pesce lasciate a macerare nel sale.

Le materie prime dei piatti tipici di Roma

Tornando ai giorni nostri, la cucina tipica romana si avvale di materie prime povere che rimandano alla tradizione contadina.

Infatti, la filosofia della cucina romana è ispirata a ciò che si ricava dal cosiddetto “quinto quarto”, ossia quel che rimane di una bestia ovina e vaccina dopo che le parti pregiate (i due quarti anteriori e posteriori) sono state vendute ai ricchi.

Si tratta, nello specifico, di tutte le interiora: cuore, fegato, milza, trippa, rognoni, animelle, cervello e lingua. Dal bue o dal vitello si ricava la coda, che è la base della celebre coda alla vaccinara.

Molto gettonati anche i legumi, come i fagioli e i ceci, che ribadiscono le origini povere dei piatti tipici romani.

Ottime materie prime della cucina di Roma sono anche i carciofi, le fave, broccoli e broccoletti, baccalà e formaggi.

Ricette romane: la storia di tre primi piatti famosi

Quando si parla di ricette romane non possiamo non menzionare tre celebri piatti: paccheri alla gricia, pasta alla Papalina e minestra di broccoli e arzilla.

Ognuno di questi piatti ha una storia e delle origini davvero particolari. Vediamole insieme.

La pasta alla Gricia ha origini più antiche della sua “cugina” Amatriciana. Sull’origine del nome ci sono due teorie interessanti: la prima fa riferimento al Gricio, come era definito a Roma il rivenditore di pane e generi alimentari, mentre la seconda sostiene che il nome derivi da Grisciano, paese nei pressi di Amatrice, dove è nato il piatto.

La pasta alla Papalina è dedicata alla Città del Vaticano, il piccolo Stato situato nel cuore della Città. La ricetta è nata da una richiesta di Papa Pio XII, noto per essere molto goloso, che assoldò uno chef per realizzare un piatto unico e sfizioso in suo onore.

La minestra di broccoli e arzilla è un piatto che nasce dalla tradizione popolare, perché utilizza materie prime di bassissimo costo. Infatti, ogni venerdì, le massaie romane utilizzavano gli avanzi di pasta della settimana e li cuocevano in un brodo di razza, che oggi a Roma è ancora nota come arzilla. Per rendere la zuppa più saporita, aggiungevano il broccolo, che gli conferisce un gusto forte e deciso.

 

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[:en]Stai cercando qualche ricetta di pasta tipica romana?

La cucina tipica romana è ricca di primi piatti semplici e gustosi. Nella Capitale la pasta è da sempre un rito culinario irrinunciabile: come non ricordare la celebre scena del film “Un Americano a Roma”, dove Alberto Sordi recitava “Maccarone, m’hai provocato e io me te magno”?

Insomma, nella Città Eterna la pasta ha un ruolo di primo piano in tutti i pasti della giornata ed è apprezzata in tutte le sue sfumature.

Oggi vogliamo raccontarti la storia e le ricette di tre famosi primi piatti tipici romani di mare capaci di conquistare il tuo palato. Sei pronto? Iniziamo subito! Read More